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La piazza deve il suo nome alla vittoria conseguita dal Regno d’Italia al termine della Prima guerra mondiale: non a caso, durante gli anni Venti del ‘900 dal centro della piazza si irraggiavano cinque viali alberati i cui nomi rimandavano ad eventi e personaggi del primo conflitto mondiale (V.le Isonzo, V.le Nazario Sauro, V.le Vittorio Veneto, V.le Piave, V.le Cesare Battisti). 

Lo slargo è dominato dall’imponente mole dell’arco Porta Nuova, una delle quattro porte di cui erano dotate le mura di Marsala. Eretta nel 1790 sul luogo in cui sorgeva la medievale porta di San Giovanni, deve il suo appellativo al fatto di essere stata l’ultimo accesso ad aprirsi sul centro cittadino. Sormontata da elementi architettonici a volute, la porta presenta ben quattro iscrizioni: due sulla sommità (a ricordo delle vittorie di Giovanni d’Austria e della decisione di dei Giurati della città di erigere il nuovo arco) e due al suo interno (il messaggio del re Vittorio Emanuele III agli italiani in occasione dell’entrata in guerra contro l’Austria e il proclama del generale Armando Diaz per la vittoria nella Prima guerra mondiale). 

A destra della Porta, si colloca l’antico palazzo del conte Mario Grignani con una lapide che ricorda che il generale Giuseppe Garibaldi, tornato a Marsala il 19 luglio 1862, affacciatosi dalla balconata, avrebbe urlato alla folla la famosa frase “O Roma o Morte”. A sinistra di Porta Nuova, si trova l’accesso principale alla Villa Cavallotti, un giardino pubblico realizzato a partire dal 1895, su disegno dell’architetto  Giuseppe Grasso. Inizialmente intitolato a Francesco Crispi, poi a Garibaldi e infine a Felice Cavallotti, si estende su due livelli: quello inferiore occupa l’antico fossato cittadino, mentre quello superiore coincide con la parte rimanente del bastione San Francesco, eretto nel XVI sec., dalla cui terrazza è possibile ammirare lo straordinario panorama sulle Isole Egadi.

Sul lato della Piazza opposto all’arco di Porta Nuova troneggia solitario il Cine Impero. Sul sito che successivamente avrebbe ospitato la grande mole del più ampio teatro cittadino, già a partire dal 1920 era stata costruita l’"Arena Roma", un'arena cinematografica, destinata agli spettacoli all’aperto durante la stagione estiva, dotata di schermo in muratura e capace di ospitare 600 spettatori.

Successivamente, nel 1936, fu costruito un cinematografo che, in ossequio alle conquiste coloniali italiane, prese il nome di "Cine Impero". L'attuale aspetto dell'edificio risale al 1956 quando vennero realizzati nuovi lavori di ampliamento, che mantennero l'originale facciata in stile Impero, connotata da due alte e pesanti colonne incassate. La sala principale, divisa in platea e galleria, fu adattata per ospitare circa 1200 spettatori.

Con l'avvento della televisione, il Cine Impero entrò in una profonda crisi, tanto da costringere i proprietari alla chiusura dell’attività nel 1983. Successivamente l'edificio fu espropriato dalla Regione Siciliana e ceduto in comodato d’uso al Comune di Marsala, che lo ha completamente restaurato per riaprirlo al pubblico nel luglio del 1997. Oggi il Teatro Impero è palcoscenico di numerose attività culturali e di spettacoli e rassegne teatrali e musicali.

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